
Da giorni ormai mi pongo questo quesito: Ha ancora senso conseguire una laurea? E soprattutto quale?
Partiamo dalla prima domanda: D’istinto direi subito di “no”, però è anche vero che con la digitalizzazione in atto, magari tante facoltà possono reinventarsi da zero magari aprendo un canale su YouTube e registrando dei video da caricare come “specchietto per le allodole”.
Facciamo un esempio: Sono laureto in filosofia e non riesco a trovare uno sbocco lavorativo. Ok penso, prendo tempo, e poi concludo registrando dei video magari su Hegel, Platone e aprire una serie. Posso farmi aiutare da un’amico grafico, oppure magari chiedere aiuto a un’esperto per farmi fare la copertina dei video
Facciamo un altro esempio: Sono un personal trainer, e adesso, a parte dei “piccoli gruppi” in esterna non riesco a lavorare. Ok parto da zero, solo con cellulare, mi registro i video e li carico sempre su YouTube, e checché se ne dica rimane la più grande piattaforma di streaming nel mondo.
Per quanto riguarda le “lauree” che in realtà avranno e hanno già oggi, un futuro e lavoro ne ho parlato in diversi articoli senza che mi dilunghi di nuovo.
Ma non solo quasi tutte le nozioni delle lauree possono essere portate online, ma ci sono già altri mestieri che si stano adattando, e magari mi vengono in mente le onicotecniche, che oltre alle loro pagine Instagram, già molte stanno aprendo dei canali su YouTube, iniziando a fare magari dei video sul “microblanding” e poi da vendere e vedere sotto forma di abbonamento al canale.
Ora però come io stesso sto sperimentando che esistono altre piattaforme quali Rumble, Vimeo, Bitchute che offrono non solo più spazi di libertà (magari in futuro saranno i nuovi recinti), e che danno la possibilità dio iniziare da zero nuovi lavori partendo da zero.
La mia curiosità mi spinge sempre a cercare nuove soluzioni, ed questo che auspico a tutti voi.